MI CHIAMO FRANCESCA SAVARINO E SONO UNA PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA.
In questi ultimi 24 anni mi sono occupata di Disturbi Alimentari, grazie alla lunga esperienza lavorativa come referente di reparto e ambulatorio presso il Centro per i D.C.A. dell’Ospedale S.Orsola-Malpighi di Bologna. Nello stesso tempo ho portato avanti l’esperienza con gli adolescenti collaborando per 10 anni con l’Istituto Dante Alighieri e Margherita di Savoia dove sono stata referente di sportello psicologico per gli studenti e gli insegnanti del Liceo Classico, Linguistico, socio Psicopedagogico ed Economico sociale. Nell’ambito privato della mia professione mi sono concentrata inoltre sull’età adulta e tutti i problemi legati ad essa, come ad esempio, la depressione, i disturbi d’ansia, gli attacchi di panico, i disturbi ossessivi.
-chi sono-
LA SPINTA PER DIVENTARE PSICOLOGA È CRESCIUTA NEGLI ANNI ASSIEME A ME.
Quando penso alla mia scelta professionale mi viene in mente quel muro dove da piccola tracciavo disegni con un sasso appuntito. “Questo è il lobo destro”, spiegavo al malcapitato di turno, “è responsabile della creatività”. Solitamente proseguivo ad oltranza, con tutte le nozioni apprese dall’enciclopedia di mia nonna, incurante degli sbadigli altrui.
Questo seme gettato durante l’infanzia non venne coltivato abbastanza in adolescenza, così dopo il liceo, anziché buttarmi a capofitto su Freud e colleghi, decisi di intraprendere un percorso sull’arte e la comunicazione. Ma come dice il detto, dentro di me “c’era ancora fuoco sotto la cenere”, perciò virai ancora una volta il corso della mia vita ed entrai a Psicologia.
Col senno di poi vedo una certa coerenza nella mia scelta, perché sono profondamente convinta che la psicologia sia una forma d’arte.
Credo che ciò che mi porta ancora a studiare ed esercitare sia proprio il potenziale creativo nelle parole che curano.
LA MIA ESPERIENZA sul CAMPO IN 22 ANNI
-chi sono-
In Ospedale
Psicologa di reparto di Neuropsichiatria infantile e Disturbi del Comportamento Alimentare presso l’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna dal 2006 al 2011.
Coordinatrice Psicologa di U.O. di Neuropsichiatria e Disturbi del Comportamento Alimentare nel 2006.
Referente psicologica per l’ambulatorio dei Disturbi del Comportamento Alimentare presso l’Ospedale S.Orsola-Malpighi dal 2005 al 2006.
Conduttrice di gruppi per pazienti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare e per i loro genitori presso associazione Fa.Ne.p. presso Ospedale S.Orsola-Malpighi Bologna dal 2002 al 2005.
Tirocinio presso il Centro Regionale per la cura dei D.C.A. S.Orsola-Malpighi Bologna nel 2001.
Attività di volontariato presso l’Ospedale S.Orsola-Malpighi dal 1997 al 1999.
In Università
Tutor di tirocinio per la facoltà di Psicologia dal 2005 al 2011.
In Istituti scolastici
Psicologa di sportello presso il Liceo classico Dante Alighieri e l’istituto Magistrale Margherita di Savoia da 2007 al 2017.
Psicologa di sportello scolastico presso il Liceo Artistico Pier Luigi Nervi a Ravenna nel 2005.
Nei Servizi
Coordinatrice di progetto psicoeducativo su paziente anoressica seguita dai servizi sociali, presso comune di Cento, Ferrara dal 2006 al 2007.
Conduttrice di gruppi per pazienti affetti da Bulimia Nervosa, presso associazione Fa.Ne.P Bologna nel 2005.
Le mie nuove formazioni sulle tecniche mirate a guarire il trauma.
Tanti anni fa lessi un articolo scientifico di cui però non ricordo gli autori che parlava di come gli eventi negativi fossero in realtà i motori del cambiamento del genere umano.
L’incredibile scoperta era avvenuta grazie ad un intervista estesa su un largo campione di popolazione. La maggioranza delle persone aveva sorprendentemente risposto alla seguente domanda: “Provando a pensare al tuo cambiamento positivo più importante, l’evento precedente dal quale esso è scaturito può essere definito come positivo o negativo?”
È successo anche a me.
Negli ultimi 10 anni il mio modo di lavorare in terapia ha subito una svolta determinante:
A seguito di un periodo difficile, dovuta ad un paio di casi estremamente conflittuali, ho riflettuto da sola e con la mia terapeuta, su quanto la vita sia insita di momenti traumatici, che essa stessa propone, oppure che noi subiamo a causa dei traumi pregressi non elaborati, così simili a quelli presenti.
Un evento può essere definito traumatico se la persona che lo vive inizia a sviluppare sintomi comportamentali, emotivi e fisiologici collegati ad esso. Poco importa se per la maggior parte dei terrestri questo evento non lo sia.
Non esiste solo l’incidente, l’abuso fisico o sessuale, il terremoto, ma esistono anche, come ci insegna la Dott.ssa Francine Shapiro, traumi con t piccola, legati alle relazioni, spesso ripetuti nel tempo, che scavano come una goccia nella roccia, talvolta persino restando silenti, come certi tumori.
Ecco, da quel punto in poi, 10 anni fa, le mie antenne si sono rizzate verso tutto ciò che potesse portare concretamente ad un cambiamento della persona nei confronti dei suoi traumi.
Dove ha puntato la mia freccia
Sono partita dalle tecniche focalizzate sul corpo come il Deep Brain Re-orienting, e l’Emdr di primo e secondo livello, mi sono avvicinata alla Sensory Motor grazie al Felt sense, poi ho iniziato ad appassionarmi agli approcci sulle parti dell’io e all’Internal Family System: quelle parti cioè che vengono a formarsi nel momento del trauma.
Esse sono parti della nostra psiche che restano bambine e che determinano i comportamenti disfunzionali. Fortunatamente esiste tutta una bibliografia e un nutrito gruppo di terapeuti che prima di me hanno coniugato tutti gli approcci di cui vi sto raccontando.
Ed il risultato è un percorso, che lavora in profondità per rielaborare il trauma, metterlo FINALMENTE AL PASSATO, e per arrivare a modificare totalmente l’assetto della persona di fronte alle difficoltà della vita collegate ai vecchi traumi.
Al sicuro
È importante che io vi parli della sicurezza durante il percorso, perché il primo passo prima di “ristrutturare” è rafforzare le fondamenta della persona. Per tanto è importante sia all’inizio della terapia che (COSTANTEMENTE) durante, lavorare sull’intensificazione delle risorse personali del paziente. Inoltre, ritengo utile aggiungere che mi sono formata anche nella Flash Technique, proprio per assicurarmi la possibilità di poter lavorare su ricordi molto dolorosi senza che la persona debba averci a che fare coscientemente.
Questo per quanto riguarda la richiesta di lavorare su ciò che blocca la persona dalla sua realizzazione e dalla sua serenità. Come ad esempio : nei disturbi alimentari, nel disturbo ossessivo, negli attacchi di panico e nel cordoglio eccessivo.
Poi c’è la semplice richiesta di lavorare su un trauma a T grande singolo come ad esempio un incidente oppure su fobie specifiche, dove in metà dei casi si rende necessario solo il protocollo Emdr e può essere molto semplice risolvere la situazione.
La web therapy
Da 15 anni grazie alle nuove tecnologie mi occupo di terapia sia all’estero (compreso USA: New York Connecticut e Miami) sia “fuori sede” in Italia.
Le nuove formazioni sono estremamente adattabili all’ online e la maggior parte delle persone non trova una grande differenza fra il lavoro in studio o da remoto. In terapia puoi collegarti da dove ti è più comodo, e dove ti senti più protetto.
I miei nuovi strumenti per affrontare il disagio psicologico e il trauma
Ricevo su appuntamento nei miei studi di Bologna e Ravenna, oppure online.
Dott.ssa Francesca Savarino,
Via della Catalana 3, Ravenna
Via Bezzecca 13, Bologna
tel 3929644949
mail: savarino.francescapsy@gmail.com