Milton Erickson, padre dell’ipnoterapia moderna, scoprì le basi del linguaggio non verbale durante un lungo periodo di malattia in cui costretto a letto non poteva fare altro che osservare le interazioni delle sorelle nella sua stanza. Questo gli ha consentito di scoprire il linguaggio non verbale, cioè il vocabolario gestuale e prossemico che distingue le intenzioni e le emozioni fra gli esseri umani. Da esso ha costruito le basi dell’ipnosi, il suo strumento peculiare per arrivare al cambiamento col paziente.

– I miei nuovi strumenti per affrontare il disagio psicologico e il trauma –

Erickson ha strutturato questa via, per poter arrivare ad un cambiamento dall’interno, assumendo che quest’ultimo, il nostro inconscio, sia un bacino di risorse, deputato all’auto “riparazione”. Una sorta di cassetta degli attrezzi con manuale autoinstallante… questa idea è divenuta abbastanza comune nel secondo millennio, grazie ad altri approcci teorici (e quindi altre vite),basati sul l’EMDR e sui sitemi famigliari interni come la teoria degli stati dell’io (EGO STATE THERAPY ad esempio).

Disagio psicologico da trauma. il cambiamento.

Come accade questo cambiamento? Grazie ad un aumento della comunicazione fra le due parti del cervello, quella destra e quella sinistra, tramite le sollecitazioni corporee: evocando emozioni e sensazioni. Quando i due cervelli parlano avviene un piccolo miracolo. La parte destra, deputata ad accogliere i nostri ricordi spiacevoli in circuiti chiusi tende a reagire sempre nella stessa maniera, mentre la parte sinistra, più pragmatica, non reagisce in base a sensazioni o strani presentimenti, ma su fatti. Quando le due parti si parlano è come se il genitore con una visione adulta della situazione, spiegasse al bambino che la situazione che sta affrontando o che ha affrontato in passato, è meno tragica di quanto percepito, e proprio come un buon genitore analizza assieme al bambino i punti a favore smantellando la visione a cuneo.

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I miei nuovi strumenti per affrontare il disagio psicologico e il trauma

Quando lavoro in studio solitamente, se il paziente lo desidera ed è pronto, lavoro coadiuvando Emdr con tecniche di immaginazione guidata con ipnosi leggera, focalizzando sul trauma e sulle parti del paziente ad esso collegate per aumentare il senso di integrità della persona e procedere con l’elaborazione. Queste tecniche, anche se non sono adatte a tutti, vengono comunque utilizzate durante il mio lavoro in terapia nell’85% dei casi. La ragione di ciò sta nel fatto che alcune persone preferiscono l’approccio classico in seduta e possono ottenere comunque validi risultati. Ma nella maggioranza dei casi queste tecniche sono ben accettate e funzionano da acceleratore di consapevolezza e riprocessamento delle esperienze passate e attuali.

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